Cos'è la capitozzatura
e perchè è dannosa
"Gli alberi non sono strutture in legno in grado di sopportare qualsiasi intervento, ma individui vivi con una loro dignità che richiede rispetto"
(A. Shigo)
La capitozzatura è la rimozione totale o di buona parte della chioma, attraverso il taglio indiscriminato del fusto, delle branche primarie o di grossi rami.
Questa pratica obsoleta e dannosa, compromette fortemente la salute dell'albero.
Alex Shigo, fitopatologo e ricercatore statunitense, considerato padre della moderna arboricoltura e ritenuto il più grande studioso degli alberi degli ultimi due secoli, l'ha definita un crimine contro la natura.
Oltre a stravolgere la struttura dell'albero, ne minaccia la vitalità.
La capitozzatura inoltre, risulta essere economicamente svantaggiosa;
é infatti del tutto inefficace nel contenere le dimensioni della pianta, dal momento che l'albero, per sopravvivere, è costretto a rigenerare quanto prima la quantità di foglie di cui è stato privato.
Ciò che ne risulta è che, nell'arco di qualche anno, la chioma assume nuovamente le sue dimensioni, ma è in compenso indebolita, fitta, ed intricata.
Vi è quindi l'insorgere una serie di problematiche quali: disseccamenti, marciumi del legno, inserzione debole dei nuovi rami, difetti strutturali.
Risulta perciò indispensabile effettuare interventi di potatura molto più frequenti, per poter mantenere una pianta che in ogni caso è ormai compromessa.
E' necessario poi considerare che chioma e radici sono dipendenti fra loro, per cui un danno alla chioma si traduce in un danno all'apparato radicale, con conseguenti ripercussioni sulla stabilità dell'albero.
Questi ed altri effetti negativi, concorrono nel limitare le aspettative di vita degli alberi che, va ricordato, sono un bene per tutti e ci regalano ombra, ossigeno e benessere.
Sono quindi da sfatare tutti quei falsi miti che, troppo spesso portano erroneamente a credere che tanto più una potatura è severa, quanto più lungo sarà l'intervallo di tempo prima del successivo intervento.